Questi giorni su fb ho visto condivisa una lettera aperta al ministro Cecile Kyenge.
A parte una epurazione inevitabile dei miei contatti trovo scandaloso
chi possa aver condiviso un insieme di stronzate simili a partire da
"meticcio" considerato come un offesa quando io la vedo più come una ricchezza.
Mi fa sorridere e allo stesso tempo incazzare questo improvviso patriottismo che ogni tanto alcuni di noi tirano fuori.
Si cita Cristoforo Colombo, Garibaldi, Leonardo e San Francesco
ipotizzando che in minima parte i nostri cromosomi derivino da loro
guardandocene bene dal citare mafiosi, evasori fiscali, tangentisti,
massoni.
L'italiano ha paura dello straniero, dell'altro chiunque esso sia e di fronte a questa paura sfodera un ritrovato patriottismo.
Tutti i rom sono rumeni, tutti i rumeni sono rom e quindi delinquenti.
Le badanti che curano gli anziani d’Italia, gli operai e i muratori
morti sul lavoro costruendo le case d’Italia, i lavoratori stagionali
che portano la frutta e la verdura sulle tavole d’Italia non esistono,
sono solo piccole eccezioni.
Cosi' come facilmente dimentichiamo
tutti i trattamenti discriminanti che gli italiani hanno avuto nel
mondo, agli stereotipi che ancora nel mondo si associano alla parola
"italiano" ... Italia uguale Leonardo? Io direi piuttosto Italiano
uguale Berlusconi che non è proprio la stessa cosa.
Cara
Signora Lara Calligaris, autrice della lettera aperta, quando scrive
frasi tipi "diritto di sangue", "Di lei non accetto che pur non avendo
nemmeno una goccia del mio sangue, mi venga a impartire ordini", pensi
un po' al nobile "sangue italiano" che scorre nel nostro parlamento da
anni che nulla ha a che fare con i nomi illustri che ha citato e quando
scrive "Di lei non accetto che appena una settimana dopo il suo
insediamento, in forza dei potere conferiti in maniera sconosciuta e non
dal Popolo Italiano, voglia già arrogarsi la presentazione di un ddl,
dove proporre l’acquisizione della cittadinanza per il diritto di “ius
soli” ….. quando invece il nostro diritto da 80 generazioni segue lo
“ius sanguinis”, che presuppone una concezione oggettiva della
cittadinanza, basata sul sangue, sulla discendenza, sull’etnia, sulla
lingua", ecco quando scrive stronzate di questa portata pensi a quando
sarà fatta la pulizia degli stranieri "sgradevoli "quanti di quelli che
L'Italia gradirebbe vorranno ancora vivere nell'italia degli italiani
LETTERA APERTA ALLA SIGNORA Cècile KYENGE.
Innanzi tutto mi
scuserà’ se non le offro il titolo di ministro. Non posso darle questo
titolo non per il colore della sua pelle, come qualcuno in maniera
sbagliata potrà pensare, ma unicamente perché nel momento del suo
Giuramento di fedeltà alla Mia Patria ed alla sua Costituzione ,
dichiara di essere ITALIANA solo per metà. Quindi non la voglio
offendere chiamandola Ministro a metà, ma d’ora in poi la chiamerò più
opportunamente signora Kyenge. Vede sig.ra Cècile , non accetto che lei
ci definisca e consideri dei meticci….Sà cosa vuol dire meticcio?
Mezzosangue, ovvero figli di sangue misto Italiano e…. qualcun altro. Si
dà il caso che gli Italiani miei avi, siano stati gli Imperatori e i
Cesari di Roma caput Mundi, i Marco Polo e i Cristoforo Colombo , i
Macchiavelli e i Galilei, i Leonardo, i Michelangelo, I Raffaello
Sanzio, i Verdi, i Rossini, i Marconi , i Manzoni, i D’Annunzio, il
Pellico, Giuseppe Garibaldi, San Francesco, San Pio di Pietralcina….
Potrei continuare per ore a farle ancora altri nomi…. Veda, nel sangue
che scorre nelle mie vene, c’e’ in minima parte, e senza volerle
sembrare superbo, un po’ di cromosomi di questi signori che per 90
generazioni prima di me, hanno contribuito a fare dell’ITALIA quel
grande Paese che io AMO più della mia stessa Vita! Sig.ra Cècile, di lei
non accetto , che ospite nella mia Terra, si erga a giudice della mia
cultura e quella del mio popolo . Di lei non accetto che pur non avendo
nemmeno una goccia del mio sangue, mi venga a impartire ordini. Di lei
non accetto che pur non sapendo di non appartenere completamente per
diritto di sangue a questo Paese, ha giurato sulla mia Carta che è
l’anima dell’Italia, pur dichiarando lei stessa di NON SENTIRSI ITALIANA
del tutto! Di lei non accetto che appena una settimana dopo il suo
insediamento, in forza dei potere conferiti in maniera sconosciuta e non
dal Popolo Italiano, voglia già arrogarsi la presentazione di un ddl,
dove proporre l’acquisizione della cittadinanza per il diritto di “ius
soli” ….. quando invece il nostro diritto da 80 generazioni segue lo
“ius sanguinis”, che presuppone una concezione oggettiva della
cittadinanza, basata sul sangue, sulla discendenza, sull’etnia, sulla
lingua. Questo diritto di ius sanguinis, i miei discendenti se lo sono
conquistato con il sacrificio di molte vite,due guerre mondiali
comprese…. i suoi avi no! Di lei non accetto che oltre alla sovversione
di un diritto millenario, propone di cambiare anche la legge
sull’immigrazione, ovvero l’abrogazione del reato di clandestinità,
trasformando il Mio Paese, non il suo, in una terra di……. Nessuno.Di lei
non accetto il proporre il sig. Mario Balotelli, come testimonial per
le sue campagne…… un esempio negativo per le nuove generazioni, dal
punto di vista etico e comportamentale.
Io non la accetto signora
Kyenge, perché non l’ho votata e lei non mi rappresenta e non mi
rappresenterà mai, perché Amo il mio Paese con le sue tradizioni, la sua
cultura trimillenaria e non mi interessa che vengano METICCIATE (e qui
lo uso io il termine) né con la sua cultura né con altre.
Ci ripensi
signora Kyenge, le sue dichiarazioni sono inopportune e gettano il buio
sulla storia millenaria dell’Italia, e comprenda che lei non potrà
essere di aiuto per noi Italiani, tanto meno per gli immigrati. Io
rispetto la sua cultura, lei faccia altrettanto.
Lara CALLIGARIS
ITALIA NAZIONE
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