venerdì 28 agosto 2009

Mestruazioni



Oggi mi sono venute le mestruazioni, le mie cose (come se fossero diverse dalle “cose” delle altre), il ciclo, il mestruo, il mestolo come lo chiama mio marito un po’ per assonanza, un po’ per l’espressione che assume ogni mese alla data X, oppure mi sono venute punto, il che cosa rimane tacito.
Sono ormai passati quasi trent’anni dalla prima volta e tante cose sono cambiate. Siamo passati dagli assorbenti enormi e contenitivi, quelli che ci mancava fossero legati in vita stile neonato, ai mitici assorbenti per perizoma, quelli che ti si infilano direttamente tra le chiappe.
L’innovazione più grande è stata, insieme al tampax, l’assorbente con le ali, quello con i risvoltini che dovrebbero attaccarsi sotto la mutanda. A me spesso capita di dimenticarmi di girare le alette e finisco per attaccarle ai peli della potta, segue quindi lo strappo e l’inevitabile maledizione all’universo femminile.
L’ultima della Lines sono i preziosi consigli sulla buste, del tipo “Lo sai che durante le mestruazioni ci si può lavare?”. Io di solito li leggo seduta sul cesso quando ho finito il sudoku.
Le pubblicità poi sono veramente da oscar. C’è stata la tipa che si buttava con il paracadute, quella che faceva l’audizione da ballerina con spaccate formidabili (ma dove andavano poi a finire le alette??), la campionessa di pallavolo oppure quella con la gonnellina bianca svolazzante che saltella fresca come se avesse un ghiacciolo in mezzo alle gambe. E poi il top, le due amiche che avranno qualche anno meno di me che si pisciano addosso e parlano in ascensore delle loro perdite e dell’imbarazzo per l’odore emanato.

Quarantenni, ora potete stare tranquille e pisciarvi comodamente addosso, ci pensa l’assorbente profuma potta.

Evviva le donne