martedì 19 ottobre 2010

MAGARI NON SEI GRASSA.....


Oggi nella pausa caffè, non so per quale motivo siamo finiti per parlare di massa magra. Tinucci ha raccontato che ha due amiche, una grassottella e una secca, che sono andate a farsi misurare la massa magra. Ebbene quella più grassa aveva più massa magra dell'altra. Poi mi ha guardata, ha spalancato i suoi occhioni blu e con un'ingenuità disarmante mi ha detto "perchè non vai a misurarti anche tu, magari non sei grassa" .... eh ... magari.
Mi è venuto in mente quando 6 anni fa avevo deciso di andare in palestra. Mi presento una sera di inverno alla palestra Mary Due, con stivali, jeans, calzini di lana e soprattutto peli che sicuramente uscivano dai calzini, forse anche dagli stivali. Ero andata solo a prendere informazioni e 5 minuti dopo mi ritrovo in mutande mentre un energumeno mi musura la massa che, non so perchè, in quel caso si chiamava grassa.
Mi tastava con questa macchinetta e scuoteva la testa ... si vabbè ho la pancia, ho le cosce ma avevo grasso anche sulla clavicola. La spalla grassa credo di averla avuta solo io!
La diagnosi è stata che dovevo perdere 5 chili e sarei diventata veramente figa. Questo implicava un numero infito di mesi di attività fisica e un imprecisato numero di "trattamenti" il tutto ovviamente digiunando.
La conclusione è stata una giornata di prova in palestra da dove sono fuggita puzzosa dopo aver litigato un'ora con la cyclette e con il mio gomito grasso.

lunedì 9 agosto 2010

Predicato di vendita e culi

Sabato sono venuti a trovarci i due mitici brothers genovesi. Li conosco da quando avevo 5 anni, uno lo vedevo grande, irraggiungibile e con gli occhi azzurri, l'altro era alla mia portata anche se con gli occhi "marron" come avrebbe detto mia nonna, e ci ho provato dai 5 ai 15 anni con risultati nulli.
Sono passati poi circa 20 anni di silenzio, sapevamo nostre notizie attraverso i nostri genitori che si sono sempre frequentati ma non avevamo idea di come ci fossimo trasformati.
Ora e' qualche anno che ci frequentiamo di nuovo .. e' sempre abbastanza strano, da una parte e' come se fosse una conoscenza completamente nuova fatta da adulti, dall'altra avverto sempre quel qualcosa di famigliare che mi riporta all'infanzia, ai ricordi, a mio padre e provo spesso sensazioni belle e dimenticate quando sto con loro.

Comunque ... con gli anni indubbiamente si cambia. Sabato sera siamo andati a mangiare in un bellissimo posto, noi tre e la mia meta'. In meno di tre ore, "l'osso duro" (quello con gli occhi marron), dice per ben due volte "predicato di vendita". Io non so nemmeno cosa voglia dire ma sono affascinata, provo un misto tra ammirazione e istinto sessuale. Gli antichi ardori si ripresentano. Anche mio marito e' un gran affabulatore ma "predicato di vendita" non lo aveva mai detto.
Rientriamo a casa e passo una notte tormentata.
Alla domenica vado al mare.
Dove vado al mare io diciamo che non c'e' tutto questo gran figume, insomma io vengo chiamata la "bambina" e, nonostante la panza tremula stile budino, e il culo direi importante faccio ancora la mia porca figura. Alla domenica pero' capita che ci sia qualche straniero a turbare l'ambiente.
Questa settimana c'era una francese, con un costume brasiliano infilato tra le chiappe notevoli (e non notevoli come le mie per il volume!) che ha mostrato ad est e ad ovest tutto il giorno causando palpitazioni alla fauna non piu' giovanissima che frequenta il bagno.
Sorseggiava quella sua bottiglietta d'acqua con quelle labbra un po' canottate con una sorta di lussuria di chi alla fine sa di avere un bel culo.
Guardo il mio ritrovato amico sperando in un altro "predicato di vendita" prima della fine della giornata e scorgo solo uno sguardo interessato e un po' sbavante in direzione del culo ... stesso sguardo di mio marito poco piu' dietro.

Il pelo e' il pelo, c'e poco da fare .... tuttavia, per colpirlo, ho detto "pero' io so la matematica" e mentre lo dicevo mi rendevo conto di quanto sia stronza la vita.

La matematica ora mi serve esclusivamente per calcolare l'area del mio culo sempre sperando che di settimana in settimana si riduca almeno di un ennesimo di pi-greco.

Ho passato un bel week-end ..... Roby, teniamoci stretti i nostri ricordi

giovedì 5 agosto 2010

Cristallina

Oggi mi hanno detto che non sono cristallina. La settimana scorsa invece mi hanno detto che sono una persona troppo trasparente per certi ruoli e mi hanno consigliato non di dire bugie (giammai!) ma di non dire sempre quello che penso. Mah ... non si puo' piacere a tutti questo e' certo ma alle volte e' tutto troppo complicato.
Capita che alcune frasi dette ti fanno stare male, tu non dici nulla perche' sei convinta che la persona che le ha dette lo abbia fatto ingenuamente. Poi succede una seconda volta e anche questa volta pensi puo' capitare. Alle terza ti incazzi come una iena e cosi' vengono fuori anche le altre due e magari esageri. Questo' e' essere "opachi"? Allora sono opaca .... Non sono diplomatica, questo e' certo, non mi importa nemmeno esserlo cosi' come non mi importa di piacere a tutti per forza.
Mi capita di dire frasi fuori luogo? Si, spesso ... penso troppo poco prima di parlare. Ma me ne rendo conto e sono pronta a dire "scusa ho detto una cazzata". Ecco so chiedere scusa, alle volte anche quando in fondo in fondo penso di aver ragione ma se in qualche modo volontario o involontario ho fatto star male qualcuno so chiedere scusa.

Oggi mi e' stato detto che pretendo che tutti la pensino come me e che non accetto le opinioni degli altri .... la settimana scorsa mi hanno detto che sono una persona che sa "accettare i feedback negativi" ...
Cosa vuol dire pretendere che tutti la pensino come me? Vuol dire sostenere fortemente una mia idea? Allora si, lo pretendo! Vuol dire esprimere un'opinione contrastante in modo anche poco diplomatico? Allora si lo pretendo! Vuol dire giudicare gli altri o imporre un comportamento? Allora no, non lo accetto.

Viviamo in un mondo dove si giudica dall'apparenza, una persona diventa piu' o meno autorevole non in base a quello che dice, nemmeno in base a quello che fa ma a come dice le cose, a come si pone, a quanto "sottovoce" parla, a quanto e' diplomatico. Parliamo di fame nel mondo, di crisi del mondo del lavoro, ma poi non sappiamo chi e' il nostro vicino di casa, ci da' fastidio il poveraccio ai semafori. Ecco magari mandiamo i vestiti in africa e ci sentiamo con la coscienza a posto pero' non compriamo un panino al tipo che chiede l'elemosina. Mio padre comprava il panino a quello che chiedeva l'elemosina e non lo diceva, anche se io l'avevo visto. Io non l'ho mai fatto.

Oggi pensavo "e' cosi' importante piacere agli altri"? Be' si e' importante ma, e diro' un bel luogo comune, l'importante e' piacere a se stessi. E siccome io sono una persona estremamente cristallina e continuero' ad esserlo, me ne strafotto se in certe situazioni bisogna assumere certi comportamenti, e prima di pensare alla fame nel mondo suonero' al mio vicino di casa per sapere se vuole un piatto di minestra.

lunedì 12 luglio 2010

due anni dopo



Ci sono persone nella vita che ci segnano inesorabilmente senza nemmeno saperlo .... Dino era una di queste.

Laura: ho un senso di pesantezza
Dino : digestiva?
Laura : mentale intendo
Dino : pensavo al mozzarelloide fuso in mensa
Laura: 40 anni tra due settimane ... capisci??? e' normale chiedersi che ci faccio qui
Dino: e non e' ancora nulla....fai ancora girare gli uomini.... quando li farai sputare per terra sarai arrivata .. pensa il compleanno dei 59, e saremo ancora qui, tutti imbruttiti, noiosi, cavillosi, acciaccati ..
Laura: .... accidenti sono solo 40 anni in fin dei conti ... c'e' tempo ....

mercoledì 30 giugno 2010

SAMMONTANA


Oggi la giornata è iniziata davvero di merda. Entro in ufficio, non ho ancora appoggiato le chiappe sulla sedia e faccio una litigata furiosa con un mio collega. Risultato un mal di testa che mi ha perseguitato tutto il giorno. Esco dall'ufficio e vado all'appuntamento con mio marito. Vedo una specie di SUV che mi sfanala. Non lo cago. Suona, mi sto già incazzando. Faccio per mandarlo a fanculo e intravedo mio marito dentro. Che cazzo ci fa su un SUV? Dove è la nostra macchina? Gli vado incontro, salgo sul SUV e dietro di me vedo un enorme surgelatore, palesemente usato con scritto sopra "SAMMONTANA". Decido di non fare domande. Siamo quasi a massa quando mio marito dice "sai quanti cornetti possiamo metterci dentro". Come se non lo sapessi che lo scopo di quel catafalco è contenere i suoi pesci sciabola. Continuo ad ignorare. Poi mi azzardo a dir "dove pensi di metterlo?" "Magari in taverna ... ". Gli basta lo sguardo per dirmi "pensavo di metterlo in garage", "ma se in garage non ci sta più nemmeno uno spillo" ...... silenzio ..... "ma quella cassettiera di tua madre che abbiamo in garage, ... non potremmo buttarla via?"
E' circa un'ora che mio marito è in garage, non so cosa stia facendo e non lo voglio sapere. Ogni tanto sento delle voci e dei rumori .... io continuo ad ignorare ....
...... il cane ha rubato tre etti di farinata, la mia cena ...... il mal di testa non passa ....

mercoledì 17 marzo 2010

I geloni della Tinucci


Sono quasi due mesi che non scrivo. In fin dei conti non è necessario scrivere per forza. Si scrive se si ha qualcosa da dire. E ora finalmente ho qualcosa di cui parlare: i geloni della Tinucci.
Innanzi tutto bisognerebbe cominciare a dire chi è la Tinucci. Mi limito a dire che è una mia collega o, per chi ha seguito il blog è quella che odia gli stivali estivi, quella che è fissata con la raccolta differenziata, quella che si incazza se la maestra si incazza se suo figlio dice boia, quella che ha espresso la teoria per cui tenere le palle al caldo è un ottimo metodo anticoncezionale, quella che prova da sempre a fare la pipi' in piedi, ecco è lei.
Ora Tinucci ha i geloni e di questo è informato tutto l'ufficio e giornalmente ci tiene aggiornati. Tinucci è un'esperta di geloni. Circa due mesi fa sono arrivata in ufficio con le mani che mi prudevano, lei mi ha raggiunto alla scrivania, ha scrutato le mie mani e ha sentenziato "sono geloni, ne sono sicura!" e mi ha mandato anche un bel link da leggere. In realtà era allergia alle unghie di plastica ma non ho avuto il coraggio di dirglelo.
In tutti questi mesi invernali Tinucci ha fatto il viaggio in scooter per arrivare alla stazione, anche quando c'era la bufera. Tinucci sostiene che i guanti non servono a niente. Tinucci ora ha le mani color porpora che peraltro si intonano perfettamente con le scarpe verdi, il cappello viola e la sciarpa a righe gialle.
Il dottore le ha diagnosticato una cosa strana rara, talmente rara che ce l'ha anche un altro collega che però sostiene che i guanti servono.
Sua mamma le ha detto che ad una persona che conosce le mani sono poi venute nere e cosi' sono rimaste e questo sarebbe veramente un problema, con le mani nere il cappello non può essere viola!
Ecco Tinucci, ti regalerò un cappello ma aspetto di vedere l'evoluzione del colore delle tue mani!
Voglio bene a questa donna!

mercoledì 27 gennaio 2010

PAROLACCE

Ieri alla macchinetta del caffe' parlavo con una mia collega livornese che era incazzata con la maestra napoletana di suo figlio che sosteneva che boia e' una parolaccia. "Boia non e' una parolaccia!" ha esclamato risentita, "lo sara' per la maestra napoletana!". In effetti togliere il "boia deh" ai livornesi sarebbe un po' come togliere il belin ai genovesi, il michia ai siciliani, il figa ai milanesi. Riflettevamo su cosa si intende per parolaccia. Se ad una persona dico "figlio di prostituta" e' una parolaccia?


Nominare gli organi sessuali poi e' sempre considerato parolaccia. O meglio dipende dal nome che si da' all'organo in questione. Se dico "che cazzo vuoi" o "sei un coglione" e' parolaccia mentre dire "che pisello vuoi" o "sei un testicolo" sembra di no. Ma poi perche' mi chiedo. Se dicessi "che braccio vuoi" o "sei una testa di piede" oppure "mi hai fatto due talloni cosi" .... perche' tutto quello che e' legato al sesso e' considerato male, sbagliato, dispregiativo (accia!)?

E poi la parolaccia sintetizza uno stato d'animo, rende meglio l'idea. Vuoi mettere un "mi sono rotta i coglioni" rispetto ad un "mi sto annoiando profondamente?" O un "sei una testa di cazzo" rispetto ad un "sei uno sfaccendato incosciente"?

Leggevo tempo fa un articolo sul sole e 24 ore che secondo uno studio dei soliti inglesi, la parolaccia negli uffici incrementerebbe la produttivita' perche' contribuisce ad eliminare lo stress e a creare un'aria piu' cameratesca tra i colleghi.

Quindi evviva la parolaccia e non rompeteci piu' i coglioni. e che cazzo!