lunedì 26 maggio 2008

Organizzatevi ....

Non saprei come definire il mio stato d'animo in questo momento: arrabbiata? stupita? delusa? incredula? scazzata? ..... ecco scazzata direi che e' quello che piu' si addice. Lavoro in un Multinazionale con la M di merda maiuscola. Il mio collega nonche' amico con il quale lavoro da anni "ha" deciso di andarsene. Metto "ha" tra virgolette perche' poteva tranquillamente mantenere il suo posto di lavoro a 600 Km da casa sua. Dicevo questo "stronzo" decide di andarsene e comunica la sua decisione all'azienda piu' o meno 3 settimane fa. A questo punto si tratta di sostituirlo, di cercare una persona che collabori con me al progetto al suo posto. Nella nostra azienda la gerarchia e' un po' strana, di solito si dice "il mio capo", io dico "i miei capi" ... dicevo, i miei capi cercano di trovare una soluzione e, dopo 3 settimane, mi viene detto "organizzatevi in qualche modo, il tempo stringe abbiamo ancora solo 3 settimane scarse " .... ???????? ... a quel punto chiedo timidamente chi sara' la persona che lo sostituisce, la risposta e' : "non siamo riusciti a trovarla, per ora lo sostituisci tu poi vedremo, parti al piu' presto per Roma, se vuoi prenditi qualche ora per andare a casa a recuperare le mutande", lasciando intendere chiaramente che se avessi fatto a meno di prenderle (le mutande dico) sarebbe stato meglio .... parto stamattina all'alba, a meta' strada mi dicono che la persona con cui dovevo parlare e per cui avevo organizzato la trasferta oggi non c'e' ... il risultato e' che sono qui, a 35 gradi all'ombra con gli stivali da cow girl, sudata che stenderei chiunque e con un mal di testa che mi uccide ...

Qui ho trovato una situazione veramente sconcertante, persone che lavorano qui da oltre 15 anni costretti ad andarsene, a pochi importa se hanno superato i 40, se hanno moglie, figli piccoli, mutuo da pagare, genitori anziani ... ma che ce frega ma che ce importa "abbiamo guadagnato meno del previsto" quindi via, molla tutto, va a 600Km di distanza e se poi decidi di andartene ci fai anche un piacere, e poi fottiti ... ma vaffanculo ... ma cosa possiamo fare? Troppo vecchi per rimetterci in gioco, troppo giovani per andarcene a pescare ... dobbiamo subire l'inevitabile, in fin dei conti l'azienda l'alternativa l'ha proposta ..... in fin dei conti siamo noi che abbiamo scelto ...
E la cosa triste e' che a me, alla fine, questo lavoro continua a piacere tanto ...

mercoledì 21 maggio 2008

Mario

Ho dei vicini di casa eccezionali. Ieri sera sono arrivata a casa alle 20, dovevo decidere se prendere il cibo per me o per il cane. Ho deciso di prendere le crocchette per lui, digiuno avrebbe rotto troppoi coglioni. Cosi' sono arrivata a casa con l'idea di mangiare 2 yogurt e dei biscotti. Appena arrivo appare la Carolina sulla scale, bella come un angelo che mi stava portando un piatto di fusilli al ragu, non era una visione era proprio lei. Divorati i fusilli mi rendo conto di essere senza macchina, dovevo arrivare alla stazione stamattina per cui avevo bisogno di un passaggio.
Vado da Mario che ben felice mi risponde " ci vediamo alle 7.35".

Mario avra' un po' meno di 70 anni, e' in pensione da sempre. E' originario di un paesino in provinciadi Pisa ma vive a Sarzana da tempo. Mario e' un GRANDISSIMO risparmiatore. Mario ha l'alito devastante. Ogni fine settimana Mario e la sua famiglia partono per Chianni ("ah se vendessi il tuo cane a un cacciatore di Chianni quanti soldi potresti fare!"), prendono la vecchia punto bianca e si avviano. Mario sostiene che non bisogna prendere l'autostrada. L'autostrada costa, ci sono incidenti e code. Si fa via normale, piu' di 100 chilometri circa alla meta.
Qualche settimana fa, in una delle sue trasferte, e' stato violentemente tamponato. Il risultato e' stato che la punto e' completamente distrutta dietro e c'e' una corda per tenere chiuso il bagagliao. Mario e la moglie girano con il collare. Mario alla mattina si sveglia presto e ha voglia di chiacchierare. Di solito quando mi porta alla stazione l'argomento e' "le rotonde", sostiene che ne hanno fatte troppe "coi nostri soldi" e che rallentano il traffico.Io faccio il viaggio da casa alla stazione in semi-apnea, apro rigorosamente il finestrino anche in pieno inverno ma per qualche moto convettivo strano il suo alito mi raggiunge lo stesso, un po' come succedeva con le scoregge di Marcello. Stamattina l'argomento era un altro, la macchina. Facevo un po' fatica a sentirlo, un po' perche' non respiravo e un po' perche' la marmitta distrutta faceva un rumore assordante. Mario e' indeciso tra due tipi di macchine, la SKODA o la panda. L'importante e' che non abbiano optional perche', come lui dice saggiamente, "le chiusure centralizzate sono pericolose". Arriviamo al semaforo prima della stazione e sembrava quasi convinto a prendere la skoda.
Semaforo verde, ultimi 100 metri Mario dice " ma in fin dei conti anche questa macchina va sempre dritta"!!!

Adoro questa mia famiglia condominiale!!!

giovedì 15 maggio 2008

Questa nostra Italia


(Peacereporter 14/5) L’Italia ha paura degli stranieri e gli italiani dei rom e rumeni. L’Italia ha paura per la sicurezza dei suoi cittadini, puntando il dito non in base alla cittadinanza, visto che è cresciuto il numero di stranieri cittadini italiani, ma in base allo stato dal quale si proviene.
Gli italiani hanno paura dello Straniero, dell’Altro, chiunque esso sia, basta che abbia un tratto un po’ diverso, un abbigliamento diverso o basta che semplicemente apra la bocca e parli con un accento diverso. La domanda principale, ormai, non è più chi sei, ma di dove sei; non è più importante l’individuo, ma la provenienza: tutti i rom sono rumeni, tutti i rumeni sono rom ed entrambi delinquenti e criminali. L’eccezione fa solo la badante di famiglia, lei no, tutti gli altri sì però. Le badanti che curano gli anziani d’Italia, gli operai e i muratori morti sul lavoro costruendo le case d’Italia, i lavoratori stagionali che portano la frutta e la verdura sulle tavole d’Italia non esistono; loro rappresentano solo le piccole singole eccezioni che ogni italiano, in parte, ammette tra sé, ma che nessuno ha il coraggio di affermare in pubblico. L’Italia dimentica che l’Europa ha già vissuto gli effetti devastanti del trend xenofobico e dell’atteggiamento discriminatorio mirato contro gruppi distinti dall’origine / etnia / nazionalità. Diventa superfluo e quasi irritante continuare a ricordare i trattamenti discriminanti che gli italiani hanno avuto nel mondo e gli stereotipi che ancora continuano ad essere innescati dalla semplice parola “italiano”.


I provvedimenti che il neo-ministro Maroni vuole attuare rappresentano proprio la ricognizione e legittimazione del trend xenofobo che la politica italiana sta prendendo, per non parlare della palese violazione dei Diritti dell’Uomo. Nell’anno del 60esimo anniversario della Carta dei Diritti dell’Uomo, un paese europeo occidentale si avvia verso la messa in pratica di un pacchetto di leggi razziali che comprendono il reato di immigrazione clandestina, la trasformazione dei Centri di Prima Accoglienza (e sottolineerei accoglienza) in carceri, l’adeguamento di tutte le leggi europee in materia per discriminare un popolo in particolare, la chiusura delle frontiere in base a criteri etnici e nazionali, e l’obbligatorietà del reddito per l’ottenimento del permesso di soggiorno. Tutte queste misure, ma soprattutto la chiusura delle frontiere e l’obbligo del reddito, non fanno altro che colpire la gente onesta e lavoratrice ed incentivare la creazione di una fascia di clandestinità che vivrà nell’ombra e nel terrore della prigione “di prima accoglienza”.
L’Occidente ha fatto una lunga strada dal periodo Illuminista fino ad oggi, passando per il diritto americano di ricerca della felicità, per la Rivoluzione Francese, per il sogno di una Unione Europea, tutto per arrivare a dimenticare gli orrori delle guerre mondiali e, in modo superficialmente democratico e, paradossalmente, in conformità con le normative europee, ritornare al buio della rimozione delle persone “indesiderabili”. La piega sensazionalistica che l’Italia ha saputo dare alla fobia sulla sicurezza ha nascosto, sotto un polverone di panico sociale, tutti i veri problemi che la società italiana dovrebbe affrontare per poter dar le giuste risposte ai problemi che la tormentano: industria traballante, stipendi bloccati ai minimi europei, potere d’acquisto spostato dai negozi ai mercatini di quartiere, servizi pubblici nelle mani della mafia e tutte le soluzioni nelle mani degli stessi politici che nel frattempo non hanno fatto altro che arricchire le proprie fedine penali. L’Italia vuole pulire il paese dagli stranieri ''sgradevoli'', scartando, come in un gioco di carte, tutti quelli che non desidera. Ma alla fine della partita, quando tutte le mani si saranno giocate, gli stranieri che l’Italia gradirebbe, desidereranno ancora vivere nell’Italia degli italiani?


mercoledì 14 maggio 2008

L'uomo e' utile?

Ormai sono quasi 4 settimane da quel fatidico
giorno in cui il mio lui, preso da impulso atletico, e' andato a giocare a basket e alla seconda azione (a quanto mi risulta non aveva nemmeno la palla) si e' distrutto la caviglia. Queste settimane mi hanno veramente provata. Quella che gli amici definiscono "la donna inutile" (che sarei io e lo dico con orgoglio!) e' diventata di colpo un incrocio tra Mary Poppins, Mami di Via con il Vento e Wolf di Pulp Fiction. Ho disboscato foreste, cacciato orsi, tenuto a bada bestie inferocite, ho patito la fame, la sete, il sonno, ho combattuto contro lo yety e mi sono venuti i calli ....

L'uomo e' utile, e' molto utile, quasi indispensabile ....... quando e' sano!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 13 maggio 2008

Diete


Recentemente ho letto un articolo inquietante su repubblica. Gia' il titolo prometteva bene "Le cellule adipose sono immortali"Ecco perché è difficile perdere peso". Dopo vari discorsi su adipociti, cellule grasse, volumi cellullari, quello che sembraabbiano dedotto fior di scienziati e' se che sei grasso sono cazzi tuoi ..Mi e' tornato in mente quando 4 anni fa ho fatto per la prima volta nella mia vita una dieta ... avevo smesso di fumare daqualche mese per cui l'animo era gia' predisposto a soffrire.Inizio la dieta un lunedi', la domenica prima mi ero strafogata di pasta all'amatriciana, un po'come fa l'orso prima delletargo. Per 3 settimane potevo mangiare solo verdura, pollo alla piastra, pesce bollito, prosciutto crudo, niente frutta,carboidrati di qualunque genere, latte e derivati .. niente di niente. Dopo queste prime terrificanti 3 settimane, la successiva potevo aggiungere uno yougurt magro al giorno o mezza porzione di fiocchi di latte magro. Quella settimana,una sera verso le 10, mio marito entra in cucina e mi trova al buio che stavo leccando una fetta di pane.
Comunque il risultato e' stato buono, sono rientrata nella mia 42 scarsa ...... per qualche mese !!!