lunedì 7 maggio 2012

PRIMO MAGGIO


Quest’ anno, dopo qualche anno di assenza, abbiamo trascorso  il primo maggio da Davide. Mi presento verso mezzogiorno, gli altri erano già tutti all’opera. Vedo tanta gente, saremo stati una quarantina tra adulti e bambini. C’è Marcello con moglie e figli, il Bacco, Gigi e la Barbara  e poche altre facce note. Ripenso per un attimo ai “vecchi” primo Maggio con tutta la compagnia ma per forza di cose negli anni ognuno prende strade diverse. Appena arrivo mio marito mi chiama “Laura” al che una sconosciuta mi si para davanti e mi dice “ma tu non ti chiami Pina? Laura è il nome d’arte?” ... “eh no, è pina il nome d’arte, se avessi potuto scegliermelo avrei scelto un Samantah con la acca o un Pamelah invece mi è stato affibbiato pina senza nemmeno la maiuscola!” .. d’altra parte i soprannomi te li ritrovi, non te li scegli.
Mi siedo subito e comincio a mangiare, scorgo il Bacco seduto all’altro tavolo e decido di sedermi vicino a lui, al che arriva subito la sopracitata che gli chiede “Ma ti chiamano bacco perchè bevi?” “Eh no, bacco deriva dal mio cognome”.
Con il bacco ci conosciamo da circa venticinque anni, ci vediamo di solito il primo maggio e ora era almeno un paio di anni che non ci vedevamo ma l’ho trovato in forma. Di solito  spaziamo su tutto lo scibile, dai film, alle barzellette, al senso della vita. Quest’anno siamo passati dallo sbiancamento anale ai Vangeli apocrifi.
Ho mangiato tutto ciò che le mie mani riuscivano ad afferrare senza alzare il culo dalla sedia. Come sempre non faccio un cazzo, intanto ci sono tutte queste donnine frenetiche che lavorano per tutti quindi perchè affannarsi?
Mentre parlavamo di sbiancamento anale si è seduta vicino a noi una tipa dall’aria nota che mi scrutava, non ricordo il nome, probabilmente avevo già bevuto troppo però ricordo che era una sessuologa. Era un’occasione ghiotta per avere degli spunti e invece io cosa ho fatto? Mi sono messa a giocare a scacchi (gioco che peraltro odio) con un iraniano padre di un bimbo compagno di scuola di chicco. Un iraniano esule politico, incazzato come una iena che mi ha battuta due volte.
Finalmente arriva Nicola che è a dieta. Ussignur, ci mancava Nicola a dieta ... ma come siamo cambiati tutti quanti?
Poco dopo arriva la Giro. La Giro è la madre della prima figlia di Marcello, mia amica da anni. E quindi una bella famiglia allargata tipica italiana, Marcello con moglie ed ex ognuna con il proprio figlio da un lato, dall’altro la famiglia iraniana e in mezzo il padre di un altro compagno di chicco che a metà giornata decide di travestirsi da donna (cosa che mi dicono faccia spesso) e si mette minigonna, autoreggenti e perizoma.
Comincia a farsi tardi, qualcuno se ne va. Noi restiamo e mettiamo sulla brace le ultime rosticciane .... la Giro si guarda intorno e mi dice “che bello vederci di nuovo tutti insieme”.
Si è stato bello...

giovedì 3 maggio 2012

SABBIA


Sono andata a fare shopping. Ho comprato un vestito color sabbia che ha sopra un altro vestito color sabbia, una giacchetta corta color sabbia, un paio di stivali esitivi sabbia e una cintura ovviamente sabbia.
Sono arrivata a casa ed entusiasta ho tirato fuori la roba per farla vedere a marito.
Il suo commento è stato "avevano finito i colori?"

Perchè non mi da mai una soddisfazione?


domenica 29 aprile 2012

Vivisezione


Quello a sinistra è un beagle che sarà utilizzato per la vivisezione.Quello a destra è cico, il mio bambino che ha percorso con noi quasi 15 anni di vita.
Ieri sera ho visto delle immagini di beagle vivisezionati. Sono stata male.
I cani danno amore in modo incondizionato, ci amano sempre e comunque. Amare un cane ci rende più ricchi.
Combattiamo la vivisezione.
La vivisezione è una barbaria.
La vita di un essere vivente va difesa sempre e comunque .. .sono sicura che Cico per me avrebbe dato la vita.

Montichiari Contro Green Hill, comitato: 28.04.2012

Montichiari Contro Green Hill, comitato: 28.04.2012: 28.04.2012 a Montichiari: "I manifestanti hanno liberato almeno una trentina di cuccioli, che fanno parte dei 2500 beagle ospitati nell'alle...

martedì 24 aprile 2012

La moglie del pescatore


Ci siamo ... siamo a pochi giorni dall'apertura della stagione estiva e .....

Quando mi sono messa con mio marito avevamo 18 anni. Era un sabato pomeriggio. Mi avvertì subito che la domenica non ci saremmo potuti vedere perchè apriva la stagione di pesca e lui alle 3 del mattino sarebbe stato sul gretto del fiume per trovare la posizione migliore.

Sono passati oltre 26 anni e due sere fa mi inseguiva per casa con un pescetto di plastica tutto entusiasta, con gli occhi che gli brillavano per mostrarmi quel “capolavoro” incredulo del fatto che non provassi il suo stesso entusiasmo per “quell’opera d’arte”.

Cosa vuol dire essere la moglie (o il cadavere di prua come spesso mi definisce mio marito per la mia posizione plastica e orizzontale a bordo) di un malato di pesca?

Vuol dire avere canne da pesca sparse in tutta la casa soprattutto in salotto, vuol dire ritrovarsi una sera con un frigo enorme della Sammontana che occupa tutto il garage con la scusa che è per i nostri gelati, vuol dire essere a passeggiare la domenica pomeriggio per Lerici con un’amica e dover scappare al Pronto Soccorso dove c’è lui, vestito come un barbone, con un amo infilzato nel dito, vuol dire avere riviste di pesca ovunque soprattutto in bagno (e non conciliano per nulla!), vuol dire avere la Tv accesa su caccia e pesca e quando si rivede per la terza volta lo stesso documentario sul tonno sperare di gusto che questa volta lo perdano. Vuol dire consolarsi quando vedi i suoi amici fissati quanto lo è lui, vederlo felice se a Natale gli regali qualcosa che non sai nemmeno descrivere, vederlo tornare a casa orgoglioso con i jeans macchiati di sangue, convivere con una borsa frigo verde e uno zaino rosso ormai suoi compagni inseparabili (il pescatore è molto superstizioso!), salire in macchina e sentire puzza di sarda e lui che la sniffa beato o aprire il frigo e trovare delle esche proprio lì , vicino al tuo yougurt.

Essere moglie di un pescatore vuol dire vederlo crollare dal sonno il sabato sera alle 9 dopo 12 ore di pesca.

Però essere moglie di un “pescatore” vuole anche un po’ dire essere moglie di un poeta, imparare ad amare il mare con i suoi rumori e i suoi silenzi, vedere la gioia che si prova a tirare su un pesce e l’altrettanta gioia che si prova a vederlo rilasciare ed andare libero dopo un “guarda come è bello”, vedere lo spettacolo dei delfini che ti accompagnano durante il tragitto, vedere i suoi occhi che si illuminano quando vede sulle previsioni meteo i pochi centimentri d’onda previsti per il fine settimana.

Ma essere moglie di un pescatore vuole soprattutto dire poter rispondere dopo l’ennesimo acquisto di un paio di stivali “costano meno della tua ultima canna!”

mercoledì 28 marzo 2012

CONVERSAZIONI DI COPPIA


Io e mio marito ogni tanto durante la giornata parliamo su skype.

[10.14.14] giuseppe polpi: sei arrivata ora?
[10.14.29] spina: si
10.15.11] giuseppe polpi: sei scandalosa....poi mi fai fare la casalinga frustrata fino alle 9 di sera....
[10.15.54] spina: uffa c'era la gatta che non mi dava tregua non voleva uscire dalla cabina armadio la tartaruga che rompeva le palle le chiavi di casa dimenticate in macchin e sono dovuta uscire dalla finestra mancava il latte ho dovuto fare colazione al bar[ insomma sono piena di problemi!
[10.21.03] giuseppe polpi: molti problemi... sopratutto la tartaruga deve essere stata difficile da domare...

[18.52.00] giuseppe polpi: comprami una camicia
[18.52.11] spina: da benetton?
[18.52.11] giuseppe polpi: sono senza
[18.52.14] spina: come la vuoi? colore? tipo?[18.52.19] spina: marca? spina: misura?
[18.52.53] giuseppe polpi: xl tutto il resto non importa...da ovs hanno le offerte
[18.53.10] spina: dove è ovs?
[18.54.28] giuseppe polpi: all'ipercoop vicino al bar dove cagò tua madre

venerdì 24 febbraio 2012

FIGURE DI MERDA


Nella mia vita ho collezionato diverse figure di merda, sono la regina delle figure di merda come sostiene mio marito.

L'altra mattina mi sveglio e scopro con sgomento di aver finito le mutande. Con sto fatto che un po' siamo a Noce e un poi 'a Sarzana finisce che non so più dove tengo la roba. Vado in ufficio e a mezzogiorno esco per andare all'esselunga a comprarmi mutande e pennarelli (mi sono comprata un libro da bambini da colorare).
Appena esco decido di informare mio marito dei miei movimenti.
Lo chiamo

"Sto andando all'esselunga a comprarmi le mutande, è ora che me le cambio che dici?"
"Ciao, sono in macchina con Raul (suo collega che non conosco) .... in viva voce".

Fanculo alla tecnologia di merda.