Ieri sera sono stata a Livorno a teatro a vedere Neri Marcore' che faceva "Un certo Signor G"tratto da pezzi di Gaber. Mi ricordo anni fa avevo visto Gaber e mi ero veramente emozionata. Ho pensato a come la tipologia umana media dagli anni settanta sia cosi' simile a quella di oggi, anzi siamo sempre piu' tutti uguali e omologati proprio perche' la borgesia si e' allargata e quella coscienza politica, che comunque c'era negli anni settanta, ora e' praticamente sparita. La diffidenza per la classe politica, la guerra tra i sessi il qualunquismo .... forse tante cose sono cambiate ma tante si sono incancrenite e alla fine il signor G ne esce comunque come un individuo inadeguato nei confronti del mondo che lo circonda, quel mondo che guarda dalla finestra dall'alto al basso.
Mi fa paura come sta diventando il mondo, come sara' per i nostri figli anche se io sono un "ramo secco". Ci crediamo "liberi", pensiamo che liberta' voglia dire nessuno mi rompe i coglioni, ma la liberta' va vissuta, condivisa, conquistata. Il mondo sta cambiando ma ne siamo noi gli artefici ...
..... E dall'inizio dell'anno ad oggi, in tutto il mondo, sono morte piu' di 2500 persone per le guerre
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
(G. Gaber)
1 commento:
E' una bella frase, ma non sono del tutto d'accordo. Liberta' e' anche essere liberi di non partecipare. Militanza e' partecipare. Direi.
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