giovedì 29 gennaio 2009

Informazione


Stamattina sono arrivata in ufficio presto. Ho preso il caffe' e lo sorseggiavo alla scrivania mentre leggevo le notizie su repubblica.
Il primo articolo e' intitolato "Guidonia, il branco confessa "Volevamo solo divertirci"" riferito ai violentatori di capodanno che dichiarano "Avevamo bevuto, avevamo deciso che ci saremmo divertiti: uno di noi l'ha violentata due volte, quella ragazza. Ci avevamo già provato, quella sera. Poche ore prima avevamo tentato di aggredire un'altra coppietta, ma era andata male".
Allo stesso livello leggo "Si fa cambiare in banca i soldi del monopoli ... la banca risponde "sbagliare e' umano".
Poco piu' sotto "Il giallo Bolle "Sono gay" ma poi smentisce", segue "Inter a + 6 " e conclude, piu' o meno in fondo alla pagina, "Alitalia, 6000 cassaintegrati senza cassa. L'inps non puo' mandare gli assegni perche' il commissario non ha ancora comunicato i nominativi e il monte ore".

La prima domanda che mi pongo e' con che cazzo di criterio dispongono gli articoli, ci sara' un motivo? Ma la gente e' davvero piu' interessata al coming out di Bolle piuttosto che delle condizioni di 6000 cassaintegrati? Ed e' cosi' ovunque, sui quotidiani, al telegiornale .... Viviamo in un mondo surreale, dell'Alitalia ci dicono solo che la hostess che e' al grande fratello rischia il licenziamento. Quello che mi fa piu' incazzare e' che non c'e' possibilita' di scappare, che se voglio sapere in che mondo sto vivendo devo per forza passare attraverso le condizioni del buco del culo di Bolle ..... NON LO VOGLIO SAPERE, non mi interessa, voglio essere libera e non in questo Truman show .... perche' poi, alla fine, l'articolo su Bolle l'ho letto, ci stanno mangiando il cervello e non ce ne stiamo nemmeno accorgendo.

Sono incazzata

giovedì 22 gennaio 2009

La liberta'

Ieri sera sono stata a Livorno a teatro a vedere Neri Marcore' che faceva "Un certo Signor G"tratto da pezzi di Gaber. Mi ricordo anni fa avevo visto Gaber e mi ero veramente emozionata. Ho pensato a come la tipologia umana media dagli anni settanta sia cosi' simile a quella di oggi, anzi siamo sempre piu' tutti uguali e omologati proprio perche' la borgesia si e' allargata e quella coscienza politica, che comunque c'era negli anni settanta, ora e' praticamente sparita. La diffidenza per la classe politica, la guerra tra i sessi il qualunquismo .... forse tante cose sono cambiate ma tante si sono incancrenite e alla fine il signor G ne esce comunque come un individuo inadeguato nei confronti del mondo che lo circonda, quel mondo che guarda dalla finestra dall'alto al basso.

Mi fa paura come sta diventando il mondo, come sara' per i nostri figli anche se io sono un "ramo secco". Ci crediamo "liberi", pensiamo che liberta' voglia dire nessuno mi rompe i coglioni, ma la liberta' va vissuta, condivisa, conquistata. Il mondo sta cambiando ma ne siamo noi gli artefici ...

..... E dall'inizio dell'anno ad oggi, in tutto il mondo, sono morte piu' di 2500 persone per le guerre

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
(G. Gaber)

venerdì 16 gennaio 2009

Depilazione


Domani vado a farmi i peli. Di solito quello che mi spinge a questa decisione e' una parola di mio marito: "pungi". Al suono di pungi mi preparo psicologicamente e generalmente nel giro di un paio di giorni chiamo l'estetista.

Ci sono vari modi di depilarsi, io li ho provati tutti.Ognuno ha i suoi svantaggi e i suoi vantaggi ma nessuno riesce mai ad averla vinta. Il pelo comunque ricresce, spesso piu' forte e robusto, altre volte si moltiplica ma mai si elimina.

Quello che ho capito negli anni e' che il metodo per estripare il pelo e' tanto piu' efficace quanto piu' noioso e soprattutto doloroso.Il piu' comodo e veloce e' sicuramente l'intramontabile rasoio, guai pero' a dirlo. La risposta immediata di qualunque donna che se ne intende e' "mai usare il rasoio, i peli si moltiplicano!", tu provi a ribattere con un timido "ma e' comodo" ma poi resti intimorita dallo sguardo inorridito dell'interlocutrice e ti zittisci.

Ci sono poi le creme depilatorie. Ecco queste mi fanno letteralmente impazzire. Ti stendi sulla zona la crema, aspetti quei 10 minuti in posizioni impossibili dopo di che si genera una melma misto di crema puzzolente e peli che amabilmente elimini e butti nel lavandino. L'inconveniente delle creme e' che se sei disordinata come me puoi sempre trovarti della crema sullo spazzolino da denti o un magnifico dentifricio a granuli sbiancante sotto l'ascella o in luoghi peggiori.

Il passo successivo, piu' efficace ma piu' doloroso, sono quelle magnifiche macchinette (epilady, silk epil, ecc). Nelle pubblicita' di questi oggetti c'e' sempre una figa spaziale che non sa cosa sia un pelo che si passa questa macchinette sulle gambe. Io, in qualche anfratto in casa, ho il silk epil che avevo comprato anni fa attratta da una di queste pubblicita'. Questo oggetto e' composto da due parti. Una parte che va tenuta nel congelatore (e che in casa mia finiva in mezzo ai pesci sciabola di mio marito) e tirata fuori solo durante l'uso. Questa serve per ANESTETIZZARE la "zona interessata" (e gia' questo la dice lunga). La seconda parte e' il cuore vero e proprio. E' composta da una serie di pinzette che afferrano il pelo, lo girano ed estraggono il bulbo. Io probabilmente la usavo male fatto sta che sentivo un dolore boia e rimanevo con una massa di peli arricciati.

Ultima ma non ultima la mitica ceretta. Tipicamente quando si inizia si prova a farla in casa. Mi ricordo ai tempi dell'universita' la mia compagna di casa che entrava in bagno con questo misterioso pentolino e usciva dopo 2 ore con il pentolino vuoto e le lacrime agli occhi. Io ho provato le mitiche strisce. Allora, si prende la striscia, si scalda con le mani, si staccano le due parti, poi si appiccica alla zona interessata e con uno strappo secco e sicuro si tira via. Io sono pavida, lo ammetto, per cui prima mi attaccavo tutte le strisce addosso perche' non avevo il coraggio di toglierle, poi giravo per mezzora per casa con le strisce pendenti, finche' prendevo il coraggio e cominciavo ad eliminarle una ad una tirando una serie di bestemmie ad ogni strappo. Putroppo il mio strappo non e' mai stato ne' secco ne' sicuro per cui rimaneva quello stratino di cera che appiccicava potta e ascelle e mi faceva camminare per tutto il giorno come se fossi l'incrocio tra un soldatino di piombo e un pinguino.


Ora e' qualche anno che ricorro all'estetista. Le estetiste di solito sono piccole, magre, abbronzate e cattivissime. Quando arrivi sembrano le persone piu' gentili del mondo, ti fanno accomodare e ti danno un improbabile paio di mutande di carta. Poi ti stendono sul lettino e cominciano a strappare con una crudelta' inaudita. Ti mettono nelle posizioni piu' assurde e nel frattempo ti descrivono tutta una serie di trattamenti che dovresti fare perche' sei veramente un cesso. Il momento peggiore e' quando arriviamo al baffo. Li' e' veramente DOLORE. Ogni volta quando sta per strappare la striscia io la seguo con le labbra, mi alzo, mi abbasso quasi come se quel pelo non volesse abbandonarmi, finche' mi immobilizza con una forza che mai avresti creduto potesse essere in quel corpicino e finisce il suo compito. Quando hai finito ti rivesti, arrivi alla cassa traballante e lei ti dice "ci rivediamo tra un mese".

Io esco con la testa ciondolante, aspetto di riprendermi e tipicamente vado a comprarmi un paio di stivali nuovi perche' me li sono proprio meritati.

mercoledì 14 gennaio 2009

Letargo

Stamattina alzarsi e' stato piu' duro del solito.

Pensavo che mi piacerebbe essere un orso. Addormentarmi in autunno e risvegliarmi in primavera bella magra, passare l'estate a strafogarmi di cibo e tornare poi a dormire. In effetti se un terzo della giornata lo passiamo a dormire, sarebbe bello suddividere il tempo nell' arco dell' anno. Quattro mesi di sonno e otto di veglia. Diro' di piu' io farei anche 6 mesi e 6 mesi. Poi se per caso uno si sveglia puo' fare come quell'orso di Asiago che qualche giorno fa si e' svegliato per la fame, ha sbranato un cervo di 15 chili e se ne e' tornato a dormire.

Quando mi sveglio la mattina sono di pessimo umore. Mio marito anche. Bisogna aspettare la colazione per ripenderci ma fino a quel momento potremmo arrivare ad ucciderci. Ormai dopo anni di convivenza lo sappiamo e stiamo in rigoroso silenzio fino al capuccino al bar.
Durante questi anni, tra universita' e lavoro fuori, mi e' capitato di convivere con diverse persone. Qualcuna si svegliava di ottimo umore, qualcuna perfino canticchiava al mattino. La peggio e' stata la mia compagna di camera dell'ultimo anno di universita'. Si svegliava prima di me, di ottimo umore e, una volta sveglia, mi fissava per capire se dormivo. Io ero nel dormiveglia, sapevo benissimo che mi stava fissando ma tenevo gli occhi ben chiusi per evitare che cominciasse a parlare, che ne so che mi dicesse "buongiorno". Ogni tanto socchiudevo un occhio, la vedevo e mi sentivo un po' come l'orso affamato che aveva visto il suo cervo a pochi metri.

Concludo dicendo che e' vero che chi dorme non piglia pesci ma questo potrebbe essere anche un vantaggio.