E' difficile descrivere quello che ho provato Sabato sera.
Parto dalla
fine, da una chiacchierata con Rudy fino alle 5.15 del mattino, dagli
abbracci con tutti in un parcheggio, dal dirsi la rifacciamo presto,
magari a Natale con l'intima consapevolezza che non la rifaremo a
Natale, forse nemmeno il prossimo anno, forse tra altri 20 anni e forse
qualcuno non lo rivedremo mai più, ma comunque consapevoli che le
emozioni vissute rivedendosi dopo 28 anni mai più le potremo
riprovare... e allora subentra una sorta di malinconia.
E' da quel
momento, dal saluto finale, che ho questo groppo alla gola che mi sta
accompagnamdo ormai da tante ore e che non accenna a smettere.
In
questi giorni di "organizzazione", il risentire tutti , anche persone
che da anni non sentivo più, mi provocava ogni giorno emozioni e
aspettative .... e le emozioni, quando sono così forti, fanno paura,
sono incontrollabili.
Sabato avrei voluto essere bella, bella per
tutti ... e invece mi sono addormentata, mi sono arrabbiata con il
Giusy che invece di svegliarmi era a pescare le orate, non trovavo il
vestito che avrei voluto mettermi, avevo i peli nelle gambe, i capelli
erano sconvolti ....
Usciamo di casa, il telefono squilla ... è
Rudy che è già in piazza e l'emozione comincia a salire. Arriviamo in
pizza a Sarzana, non mi sembra di scorgere nessuno. Poi vedo 3 persone,
vicino alla fermata dell'autobus ma da lontano non mi sembra di
riconoscerle e dico al Giusy "saranno mica quei "tre vecchi" là?". Ci
avviciniamo e vedo subito: Rudy, tutto vestito di nero, e il cuore
accelera, mi giro e vedo David Lugli e Luca. Il Giusy mi dice scendi
dalla macchina. Scendo e li abbraccio forte. Mi rivedo in pochi secondi
sul Benelli di Rudy, in ritardo, senza trucco come ormai da anni non mi
capita più di uscire.
Piano piano arrivano gli altri. Fabio Da
Prato, sempre uguale, con lo scooter, Frascati un po' ingrassato, con
tanti capelli bianchi e una "vaga" somiglianza al mago Silvan, Davide,
"Ratti e Vanacore", due nomi che per anni associavi e che, senza nemmeno
mettersi d'accordo, arrivano insieme, la Cri.
Poi arriva Angelino
.. .si ferma con la macchina, non parcheggia nemmeno ... scende a
abbraccia Rudy dopo così tanti anni. L'abbraccio è forte, intenso e a me
sembra interminabile ... a me vengono gli occhi lucidi. Siamo noi, sono
aumentate le rughe, i chili, ma nel giro di 10 minuti siamo di nuovo
noi.
Arriva il pelle ... manca solo il mingo che, come al solito, si
fa aspettare. Poi arriva, blocca il traffico della piazza, esce con
tutto il suo panzone per abbracciare tutti.
Arriviamo al ristorante,
poco conta quello che si mangia l'emozione è tangibile. La serata va
avanti tra aneddoti, ricordi, abbracci, vino e sigarette.
Mi
avvicino al Vana, ormai diventato un omone con una splendida famiglia e
gli dico "Vana mi disegni un bulbo?"... lui lo fa, su un foglio di carta
unta del ristorante che conserverò gelosamente, e poi mi dice "sai, io
sognavo le navi da bambino, sono sempre lo stesso, quello che a 18 anni
disegnava il bulbo delle navi. Le amavo da bambino, le amo ora e le
amerò per sempre". E dicendolo avverto la sua emozione che è anche la
mia.
La serata finisce per me alle 5.15, dopo l'ultima sigaretta fumata con Rudy nel giardino di casa mia.
Io non so cosa hanno provato, la gran parte di loro è esattamente come
la ricordavo, qualcuno è stato più freddo, forse ha trovato questo
rivedersi un po' patetico ...... quello che so è che per una manciata di
ore mi sono ritrovata ragazza, passeggiando mano nella mano lungo un
canale a Sarzana con qualcuno, immaginando di spiegare matematica a
qualcun altro, cercando lo sguardo complice dell'unica donna che ha
condiviso con me tanti momenti, rivedendo il mio Giusy con tanti capelli
neri e immaginando di arrivare a casa con mio papà dalla finestra che
mi sgrida perchè sono in ritardo.
Sono orgogliosa degli uomini e
delle donne che siamo diventati ...... potranno passare altri 30 anni,
mi terrò stretta quest'ultimo ricordo e mi auguro con tutta me stessa
che ognuno di loro abbia potuto provare anche solo la metà dell'emozione
che ho provato io a rivederli tutti.
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