giovedì 9 aprile 2009

Rifiutometro

E' circa un mese che Veronica con marito al seguito si e' insediata nel nostro ufficio. In questo mese e' gia' riuscita a convertire (in parte) un ufficio di incivili in un ufficio di salutisti. A mezzogiorno in punto, 3 giorni alla settimana, si parte (o meglio partono) e si va in palestra o a correre. Io vado con il mio passo a mensa, mangio, raccatto i panini per loro e ci faccio anche un po' la cresta ogni volta, mi prendo un Kinder, o un dolcetto, a volte anche delle patate fritte. Tornano tonici e riprendono a lavorare alacremente mentre io comincio a ruttare la pasta ai broccoli che, come dicono i colleghi romani, "me se ripropone".

Veronica ha (giustamente) deciso di farci fare la raccolta differenziata. Quindi ci ha fornito il rifiutometro e ha fatto 3 cestoni per la carta, per la plastica, e per il resto. In realta' noi avevamo gia' 3 bidoni tutti classificati come "per il resto". Ovviamente si e' premunita di dirci che (traggo dalla sua mail) "Nel reparto carta non vanno messi fazzoletti di carta (il moccio e le caccole non sono riciclabili come carta) " e che "nel contenitore di plastica non vanno messi chewing gum (neanche la vostra bava è differenziabile come plastica)". Io avevo anche proposto di aggiungere 2 bidoni, uno per le caccole e uno per la bava per vedere da quale orifizio producevamo piu' materiale, ma e' stata bocciata.

La raccolta differenziata e' sicuramente una gran cosa ma se vuoi farla bene e' davvero impegnativo. Ricordo ancora quando i primi anni che Nicola era a Milano, una sera era seduto su una sedia, in lacrime perche' non sapeva dove buttare il triangolino del cartoccio del latte (era di carta, ma un po' plasticosa e sicuramente era umido!).
La cosa piu' difficile secondo me e' proprio l'umido. A Sarzana per esempio ho visto che ci sono i bidoni per l'umido ma nessuno distribuisce i sacchetti, quindi o c'e' un omino incorporato nel bidone che svuota tutti i sacchetti, oppure li svuotiamo direttamente noi. A quel punto ci resta un in mano il terribile "sacchetto di plastica umido". Dovremmo quindi sciacquarlo (Veronica mi ha detto che anche i vasetti dello Yogurt vanno lavati prima di buttarli nelle plastica) alla prima fontana disponibile e poi tornare al bidone della plastica.

Ovviamente prima dovremmo esserci accertati che dentro il sacchetto non sia rimasta qualche buccia di mela o lisca di pesce sciabola.

2 commenti:

Verosimile ha detto...

Bimba, a meta' lettura mi sono venuti i crampi dal ridere. e in ufficio mi hanno preso per matta. Quindi oltre che rompicoglioni (sono io quella della differenziata e della palestra), adesso passo per una rompicoglioni matta. Pero' mi stai simpatica, anche se davvero non saprei dove riciclare i tuoi stivali estivi.

Paolino ha detto...

Ma secondo voi, lavare la spazzatura prima di buttarla via, non è un po' esagerato???
E il beneficio in termini di inquinamento che si ricava dalla raccolta differenziata, non rischia di essere vanificato dal maggior consumo di acqua?
Lungi da me la polemica... sono quesiti che mi sto ponendo da un po' di tempo a questa parte...