Boh
... sono discretamente triste . La settimana scorsa un altro collega si è dimesso e
quando qualcuno se ne va mi sembra comunque di chiudere un capitolo,
seppur piccolo, di vita, di quotidiano ... ma questa volta è stato
diverso dalle altre. La situzione lavorativa non è facile, un po' come
per tutti. La voglia di cambiare sarebbe tanta ma per la prima volta mi
sono sentita vecchia ... o forse mi ci fanno "solo" sentire.
Si va bene, ho 46 anni, faccio lo stesso lavoro che facevo a 26 anni,
ho lo stesso compagno che avevo a 26 anni, e la testa non è molto
diversa. E allora? Solo perchè ci sono due rughe in più, due (alle
quarta) chili in più devo per forza sentirmi diversa?
Vorrei solo riuscire a credere che, volendo, posso ancora pensare a cosa mi piacerebbe fare da grande!
Un segno dell'invecchiamento è sicuramente
quello di andare a farsi la "messa in piega" il sabato pomeriggio ma
inutile negare l'inevitabile. Dalla parrucchiera tipicamente leggi cose sugosissime, oggi per esempio sono preparatissima su Corinne
Clary che riprende il suo "toy boy", su Balotelli che riconosce la
figlia Pia e su Lapo Elkann che molla la fidanzata israeliana. Nel
frattempo Romina, la parrucchiera che mia madre si ostina a chiamare la
"rumena", mi ha fatto una pettinatura alla Nicoletta Orsomando anni 70. E
così', bellissima, cotonata e boccoluta sono tornata a casa sotto una
tormenta di pioggia, mi sono rimessa la tuta e ora sono seduta sulla
sedia sdraio da giardino che sostituisce temporaneamente il divano preso
a rate che arriverà tra 45 giorni ... e se mi giro sulla sinistra vedo
una testa monda su un'altra sedia sdraio, con un plaid sulle ginocchia,
che mi sembra di conoscere (la testa monda non il plaid) e che sta
guardando un'improbabile partita di football americano ma che tra 30
minuti circa russerà (la testa monda, non la partita di football ... ho
sempre avuto difficoltà con soggetto predicato e complemento")