lunedì 9 agosto 2010

Predicato di vendita e culi

Sabato sono venuti a trovarci i due mitici brothers genovesi. Li conosco da quando avevo 5 anni, uno lo vedevo grande, irraggiungibile e con gli occhi azzurri, l'altro era alla mia portata anche se con gli occhi "marron" come avrebbe detto mia nonna, e ci ho provato dai 5 ai 15 anni con risultati nulli.
Sono passati poi circa 20 anni di silenzio, sapevamo nostre notizie attraverso i nostri genitori che si sono sempre frequentati ma non avevamo idea di come ci fossimo trasformati.
Ora e' qualche anno che ci frequentiamo di nuovo .. e' sempre abbastanza strano, da una parte e' come se fosse una conoscenza completamente nuova fatta da adulti, dall'altra avverto sempre quel qualcosa di famigliare che mi riporta all'infanzia, ai ricordi, a mio padre e provo spesso sensazioni belle e dimenticate quando sto con loro.

Comunque ... con gli anni indubbiamente si cambia. Sabato sera siamo andati a mangiare in un bellissimo posto, noi tre e la mia meta'. In meno di tre ore, "l'osso duro" (quello con gli occhi marron), dice per ben due volte "predicato di vendita". Io non so nemmeno cosa voglia dire ma sono affascinata, provo un misto tra ammirazione e istinto sessuale. Gli antichi ardori si ripresentano. Anche mio marito e' un gran affabulatore ma "predicato di vendita" non lo aveva mai detto.
Rientriamo a casa e passo una notte tormentata.
Alla domenica vado al mare.
Dove vado al mare io diciamo che non c'e' tutto questo gran figume, insomma io vengo chiamata la "bambina" e, nonostante la panza tremula stile budino, e il culo direi importante faccio ancora la mia porca figura. Alla domenica pero' capita che ci sia qualche straniero a turbare l'ambiente.
Questa settimana c'era una francese, con un costume brasiliano infilato tra le chiappe notevoli (e non notevoli come le mie per il volume!) che ha mostrato ad est e ad ovest tutto il giorno causando palpitazioni alla fauna non piu' giovanissima che frequenta il bagno.
Sorseggiava quella sua bottiglietta d'acqua con quelle labbra un po' canottate con una sorta di lussuria di chi alla fine sa di avere un bel culo.
Guardo il mio ritrovato amico sperando in un altro "predicato di vendita" prima della fine della giornata e scorgo solo uno sguardo interessato e un po' sbavante in direzione del culo ... stesso sguardo di mio marito poco piu' dietro.

Il pelo e' il pelo, c'e poco da fare .... tuttavia, per colpirlo, ho detto "pero' io so la matematica" e mentre lo dicevo mi rendevo conto di quanto sia stronza la vita.

La matematica ora mi serve esclusivamente per calcolare l'area del mio culo sempre sperando che di settimana in settimana si riduca almeno di un ennesimo di pi-greco.

Ho passato un bel week-end ..... Roby, teniamoci stretti i nostri ricordi

giovedì 5 agosto 2010

Cristallina

Oggi mi hanno detto che non sono cristallina. La settimana scorsa invece mi hanno detto che sono una persona troppo trasparente per certi ruoli e mi hanno consigliato non di dire bugie (giammai!) ma di non dire sempre quello che penso. Mah ... non si puo' piacere a tutti questo e' certo ma alle volte e' tutto troppo complicato.
Capita che alcune frasi dette ti fanno stare male, tu non dici nulla perche' sei convinta che la persona che le ha dette lo abbia fatto ingenuamente. Poi succede una seconda volta e anche questa volta pensi puo' capitare. Alle terza ti incazzi come una iena e cosi' vengono fuori anche le altre due e magari esageri. Questo' e' essere "opachi"? Allora sono opaca .... Non sono diplomatica, questo e' certo, non mi importa nemmeno esserlo cosi' come non mi importa di piacere a tutti per forza.
Mi capita di dire frasi fuori luogo? Si, spesso ... penso troppo poco prima di parlare. Ma me ne rendo conto e sono pronta a dire "scusa ho detto una cazzata". Ecco so chiedere scusa, alle volte anche quando in fondo in fondo penso di aver ragione ma se in qualche modo volontario o involontario ho fatto star male qualcuno so chiedere scusa.

Oggi mi e' stato detto che pretendo che tutti la pensino come me e che non accetto le opinioni degli altri .... la settimana scorsa mi hanno detto che sono una persona che sa "accettare i feedback negativi" ...
Cosa vuol dire pretendere che tutti la pensino come me? Vuol dire sostenere fortemente una mia idea? Allora si, lo pretendo! Vuol dire esprimere un'opinione contrastante in modo anche poco diplomatico? Allora si lo pretendo! Vuol dire giudicare gli altri o imporre un comportamento? Allora no, non lo accetto.

Viviamo in un mondo dove si giudica dall'apparenza, una persona diventa piu' o meno autorevole non in base a quello che dice, nemmeno in base a quello che fa ma a come dice le cose, a come si pone, a quanto "sottovoce" parla, a quanto e' diplomatico. Parliamo di fame nel mondo, di crisi del mondo del lavoro, ma poi non sappiamo chi e' il nostro vicino di casa, ci da' fastidio il poveraccio ai semafori. Ecco magari mandiamo i vestiti in africa e ci sentiamo con la coscienza a posto pero' non compriamo un panino al tipo che chiede l'elemosina. Mio padre comprava il panino a quello che chiedeva l'elemosina e non lo diceva, anche se io l'avevo visto. Io non l'ho mai fatto.

Oggi pensavo "e' cosi' importante piacere agli altri"? Be' si e' importante ma, e diro' un bel luogo comune, l'importante e' piacere a se stessi. E siccome io sono una persona estremamente cristallina e continuero' ad esserlo, me ne strafotto se in certe situazioni bisogna assumere certi comportamenti, e prima di pensare alla fame nel mondo suonero' al mio vicino di casa per sapere se vuole un piatto di minestra.