martedì 30 giugno 2009

Un secolo dopo



Tempo fa sentivo alla televisione un’intervista a Monicelli. Diceva che il cinema era più vivo all’epoca del muto rispetto ad ora. Raccontava come negli anni venti il pubblico vivesse il film da protagonista applaudendo il buono e insultando il cattivo.
Su suggerimento di un mio collega (che ringrazio) qualche giorno fa ho trovato un sito www.runpee.com che dimostra come la tecnologia aiuti la crescita dello spettatore. Su questo sito, infatti, si può trovare la lista di tutti gli ultimi film e vedere quali sono i minuti in cui “non succede niente” per poter cosi’ comodamente andare a pisciare o espletare altre misere funzioni fisiologiche a seconda del tempo che abbiamo a disposizione. Per i più tecnologici è possibile anche farsi mandare un sms direttamente dicendo in anticipo l’ora dell’inizio del film. In questo modo, all’ora X in cui “non succede niente”, il nostro telefonino può tranquillamente vibrarci in mezzo alla topa o alle palle a seconda del caso, con la duplice utile funzione di stimolare la diuresi e di avvertirci che è l’ora della pipi’.

Vorrei dire agli inventori del sito, ma non sarebbe stato più semplice inserire la vostre facce come immagini subliminali all’interno del film per farci venire lo stimolo?

Ovviamente quando “non succede niente”.

sabato 13 giugno 2009

cucina molecolare


Sabato sera sono andata a cena fuori in un nuovo ristorante. Cucina molecolare. Abbiamo visto fuori il menù, ci ha attratti il “gelato estemporaneo all’azoto liquido”. Bene, ci piace sperimentare e proviamo.
Appena entriamo ci fanno accomodare e ci danno il menù molecolare. La cameriera, nonché proprietaria molecolare, ci avverte subito che hanno finito l’azoto. Nell’attesa della scelta ci porta un aperitivo molecolare: bruschetta da bere. Bicchierini da vodka ripieni di olio e briciole ( o forse molecole) di pane. Scegliamo il menù degustazione. Porzioni molecolari ma buone. Di primo ci portano gli gnocchi molecolari conditi con petali di rosa e ci raccomandano di mangiare i petali perché costosissimi. Il secondo era un guazzetto di triglie ma essendo molecolare la triglia era una. Prima del dolce io e mio marito usciamo a fumare una sigaretta e quell’uomo comincia a espellere molecole di aria dal culo con una frequenza che non avevo mai sentito. Rientriamo per il dolce. Aria di Lime. Una schiuma con una fogliolina verde sopra, il tutto dentro un cucchiaio. La metti in bocca e sparisce, non ingoi nulla, ti rimane solo in bocca il sapore del lime. Ci spiegano che è ottenuta centrifugando la lecitina di soia che si lega con una molecola all’aria e una al lime. Paghiamo e usciamo soddisfatti per aver bevuto un bicchiere di olio, mangiato due petali di rosa, una triglia e un cucchiaio di aria.

Per tutta la notte le molecole di lecitina di soia nel duodeno di mio marito si sono slegate dall’aria che ha seguito il suo corso