martedì 24 maggio 2011

Vecchia

Oggi mi sono sentita vecchia. Ero alla macchinetta del caffe' con dei colleghi piu' giovani e si parlava del mondo del lavoro, se accettare o meno delle proposte. Sono giovani, sono bravi, hanno ambizioni ... e' giusto, con la crisi che abbiamo oggi, rifiutare una proposta perche' non e' quello che vorremmo fare? E' giusto accettare il primo lavoro che troviamo in attesa di trovarne uno migliore? C'e' chi puo' permetterselo .... ma che vuol dire? Io mi ricordo quando a 26 anni non vedevo l'ora di andare a lavorare, qualunque lavoro fosse. Volevo andare a vivere per conto mio, potermi sputtanare i soldi come volevo, poter fare un regalo ai miei genitori senza dovergli prima chiedere i soldi, potermi fare una vacanza o comprarmi un cazzo di jeans senza dover rendere conto a nessuno. Lavoro --> guadagno --> indipendenza. Questo vuol dire uccidere i sogni? Io allora pensavo di no, volevo fortemente essere indipendente e poi una volta autonoma cerchero' la mia strada mi ripetevo. Ma e' sempre cosi'? Se cominciamo con un lavoro che non ci piace rimarremo poi intrappolati per sempre? Forse il futuro va costruito meglio di come ho fatto io .... tirando le somme direi che sicuramente e' cosi'.
Io non sono mai stata una pianificatrice, una che organizza le vacanze, che fa la lista della spesa. Ho sempre vissuto un po' alla giornata.
Probabilmente non e' la vecchiaia, e' proprio il mio pessimismo, evito di programmare qualcosa per paura che vada storto e per evitare delusioni.

Ho 3 peli bianchi sulla passera

lunedì 23 maggio 2011

Delfini



Ieri siamo usciti in barca con Gigi e Big Jim. Big Jim e' la Barbara da me cosi' soprannominata per il taglio di capelli Big Jim like che non si sposta nemmeno se c'e' uno tsunami.

Partenza fissata per le 9.30, giornata meravigliosa. Giro d'obbligo al mercato da cui stranamente esco indenne. Gigi e mio marito sono ancora esaltati dal salvataggio della tartaruga marina di ieri con tanto di citazione sul giornale. Ora e' in un centro veterinario del WWF a Massa, pare abbia una polmonite. Alle 9.45 siamo sul barchino con il barcaiolo (Marco) che ci parla della sua cellulite sotto l'ascella. A Lerici c'e' una fauna di barcaioli meravigliosa. Non ci sono i pontili per cui per raggiungere l'ormeggio e' d'obbligo il passaggio attraverso il barcaiolo. Ci sono i barcaioli fissi e quelli stagionali che di anno in anno cambiano. I fissi sono Marco, Luis e il mitico Guido.

Marco e', diciamo, il piu' regolare salvo che ogni anno ci vuole inculare con una cosa diversa per fare in modo che i gabbiani non ci caghino sul tetto della barca. Quella di quest' anno sembra funzionare, e' una rete di plastica attorcigliata sul tettuccio. L'anno scorso mettevamo un serpente finto che ritrovavamo sempre tutto scagacciato a spregio.

Luis e' gia' ubriaco alle 7 del mattino. Ha uno sbercio in faccia dovuto ad una vecchia rissa e ha una frequenza di rutto impressionante a qualsiasi ora del giorno lo incontri.

E poi c'e' Guido o Sara come ama farsi chiamare lui. Guido e' dichiaratamente gay, corteggia tutti i nostri amici in particolare il cinghiale e Michelino ma anche per mio marito ha un debole.

Saliamo a bordo e ci dirigiamo alla volta del Tino. Il mare e' una tavola, il sole picchia e io mi addormento in 20 secondi.

Dopo un'ora mi svegliano con delle urla .... siamo circondati dai delfini e io sono l'addetta alle riprese. Quello che mi trovo davanti e' uno spettacolo meraviglioso. Ci saranno una quindicina di delfini intorno alla barca che viaggiano con noi. Si tuffano, riemergono,respirano, giocano .... ci sono due cuccioli che fanno dei numeri incredibili e la mamma dietro di loro. Noi li seguiamo, abbiamo la stessa andatura e ci facciamo trasportare da questa emozione viaggiando alla loro velocita' e lasciandoci ipnotizzare dal loro movimento bellissimo.

Mi attacco alla videocamera. Gia' e' difficile filmare dalla barca, poi mi sono appena svegliata e poi ho il sole contro. Filmo per 10 minuti prima di rendermi conto che per i primi 5 ho inquadrato il cielo e per gli altri 5 la testa di Big Jim che emette gridolini emozionati e soddisfatti.

Andiamo avanti oltre un'ora. Siamo ormai lontanissimi dalla costa. L'istinto sarebbe quello di seguirli ovunque ci portino ma mio marito addocchia dei gabbiani in lontananza. Gabbiani significa pesce nei paraggi e pennuti e pesce per mio marito sono un'attrattiva troppo forte. Comincia a fremere cercando qualche scusa per distoglierci dai delfini. prova qualche volta a dire "non riemergono", a dire "ci portano in Corsica" e conclude "han rotto il cazzo sti delfini".

E cosi' torniamo indietro.

Io divoro il mio panino al prosciutto e crollo addormentata. Big Jim controlla se i capelli sono a posto e comincia a leggere un libro, Sanpei arma le sue canne e capitan Gigi incomincia l'ennesimo inseguimento ai gabbiani.

Siamo tornati dopo le 18, oltre 8 ore in mare, senza un pesce, stanchi ma rigenerati come sempre dopo queste uscite. Ci salutiamo dandoci appuntamento per la prossima uscita domenica prossima ansiosi di rivivere ore come queste che ci fanno dimenticare computer, container, microchip e protesi dentarie (.. .ah ... big jim e' dentista!)