martedì 18 novembre 2008

La Kolite


Stamattina io e mio marito facevamo il solito viaggio in macchina in direzione Pisa-Livorno. Stavamo ascoltando la radio come sempre .... hanno messo "La cura" di Battiato. E' sicuramente una bellissima canzone, una poesia d'amore ma noi, nella nostra grettezza (grettitudine? grezzezza? insomma quella li') abbiamo notato come Battiato riesca ad inserire sempre parole poco probabili nei suoi testi. "Ti proteggerò dalle tue paure e ipocondrie" .... ipocondrie?????? "Supererò le correnti gravitazionali" ... ehhhhhhh?????? Poi a un certo punto dice "Più veloci di aquile i miei sogni" e noi in preda al delirio abbiamo capito "Più visoni di aquile i miei sogni".
Ci siamo salutati al casello.
Ci rivediamo al casello stasera, io ero in preda a crisi isterica per la casa e sento lui che canticchia sulle note di bandiera bianca di Battiato un riornello strano ....
Lo ripropongo perchè mi ha veramente fatto tornare il buon umore, si intitola "La Kolite", testo di mio marito, musica di Franco Battiato.

Mentre vago tra le nebbie di un risveglio assai esiziale
risucchiato da uno svincolo retro-portuale
innescata dalla luce di miss marlboro
mi si incendia la kolite come uno sparooooo
Se dapprima era tenue come il kolon di un agnello
ora romba come un diesel qui finisce in un bordello
il cappuccio, la pasta, la GRAVITA'

Se devo stringere non so frenare, se mollo un poco me la fai pagare
i villi intestinali
i villi intestinaliiiii ....
Si attorcigliano come serpenti ...... come maiali
Se devo stringere non so frenare, se mollo un poco me la fai pagare

E' una questione di opportunità
ti porto a casa o ti lascio qua
è una questione di opportunità
se ti abbandono non è per viltà
i villi intestinali
i villi intestinaliiiii ....
Si attorcigliano come serpenti ........ come maiali


ora siamo a casa e la sta cantando al telefono a suo fratello ...... è molto orgoglione della sua opera!

mercoledì 12 novembre 2008

Portobello



Ieri ho letto sul giornale che ci vogliono riproporre Portobello “rimodernato” (che poi rimodernato significherà semplicemente infilarci in mezzo qualche figona perizomata). Ai tempi del Portobello di Enzo Tortora io ero bambina ma lo ricordo ancora molto bene. Tre cose mi ricordo soprattutto: il pappagallo muto (che mi faceva anche un po’ paura), quello che voleva spianare il Turchino per togliere la nebbia in val Padana e quello che voleva vendere i peli del fondoschiena di Federico Barbarossa. Sono abbastanza affezionata a quel programma, probabilmente perché mi ricorda i tempi in cui la famiglia stava tutta intorno alla televisione, certamente non per la gran qualità.
Sicuramente , in mezzo a tutta la merda che ci propongono oggi in televisione ci potrebbe anche stare …. Mah …. È più interessante vedere la Ventura con 4 sfigati urlanti o farsi proporre l’acquisto dei peli del baugigi di qualche famoso condottiero?

Io non sono tra quelli che vogliono a tutti i costi la TV culturale, che millantano di vedere solo i programmi giornalistici o il tuttologo Piero Angela. Me ne guardo bene. Più i programmi sono cazzoni e più li guardo volentieri. Però cazzo a tutto c’è un limite
A proposito di Piero Angela … mi sono sempre chiesta come fa un unico essere umano ad essere esperto contemporaneamente di dinosauri, condotti uditivi, sincrotroni, cani, gatti, bestie di ogni genere, energie, sinergie, allergie? Parla con la stessa naturalezza di buchi neri e di buchi del culo. E’ un genio o è uno stronzo ?



Comunque pensavo che potrei presentarmi anche io a Portobello nella sezione “inventori” proponendo che so delle magnifiche infradito invernali in pelo, oppure un raccogli bava da attaccarsi al collo utile quando ci si addormenta sul divano davanti alla TV o portargli il mio cane e dare un premio a chi riesce a farlo star zitto

giovedì 6 novembre 2008

Carta igienica


Finalmente le pilloline omeopatiche che mi aveva dato la Ale hanno cominciato a funzionare e il mio intestino e' tornato a svolgere le funzioni per cui esiste. Questo mi ha creato molta felicita', la pancia si e' sgonfiata, e ho pensato che avrei ricominciato a leggere in bagno senza dover tenere gli occhi strizzati, insomma tutto bene. Purtroppo pero' si sono spostati un po' gli orari e invece delle canoniche ore 20 (quando tornavo a casa) il tutto e' stato anticipato di qualche ora.

Le settimane scorse in ufficio e' successo un disastro. Pare che la nigeriana che si occupa delle pulizie e dell'approviggionamento dei bagni sia sparita. Prima di rendercene conto e di trovare la soluzione e' passato un po' di tempo.
Fatto sta che siamo rimasti senza carta igienica per oltre una settimana.

C'e' chi ha approfittato della situazione, un collega per esempio vendeva carta igienica a 1 euro a strappo, chi aveva il suo rotolo appoggiato sulla scrivania, chi, come me, aveva il suo pacchetto di fazzolettini morbidi "Tempo". L'unico inconveniente era la quantita' di fazzolettini che portavo ogni volta, non sapevo bene valutare quali sarebbero state le esigenze e cosa sarebbe avvenuto una volta chiusa nella mia solitudine.
I bagni nei nostri uffici sono rigorosamente senza finestre e hanno un metodo tecnologico di accensione della luce per cui quando entri e sei IN PIEDI, e sottolineo in piedi, la luce si accende e rimane accesa per un tempo fissato.
Visto il mio cambio di abitudini la mia permanenza nel bagno ora si e' allungata, dura giusto il tempo di una partita al solitario sul telefonino. Peccato che la luce si spenga. A quel punto comincio a sbracciarmi con un pezzo di carta igienica in mano per farla riaccendere ma probabilmente ho le braccia troppo corte per cui devo alzarmi di quei 20 cm con le braghe calate per comunicare la mia presenza.
Tutto sta diventando sempre piu' difficile ....